.Il medagliere

 

 

Nella sala XII è esposta solo una minima parte della ricca collezione numismatica del museo, costituitasi sia in seguito a donazioni ed acquisizioni, sia grazie al fortunato rinvenimento di alcuni importanti ripostigli.

L’allestimento attuale, che privilegia soprattutto l’aspetto didattico, comprende monete puniche, battute anche nella zecca di Cartagine (notare i primi esemplari in elettro con al dritto la testa della dea Tanit e al rovescio il cavallo), sicule e sarde.

Seguono le monete di tradizione punica e quelle romano-repubblicane: spiccano la moneta del Sardus Pater recante sul dritto il ritratto del governatore di Sardegna M. Azio Balbo e la cosiddetta moneta dei Sufeti che testimonia la coesistenza di magistrature puniche con quelle romane, alla fine dell'età repubblicana. Sono presenti poi emissioni dell'Impero Romano (I-V sec. d.C.) d'argento e di bronzo - nessuna delle quali però coniata in Sardegna - e bizantine (V-IX sec. d.C.); segue la monetazione dell'età medievale e delle fasi contemporanee, dalle coniazioni di Giacomo II d'Aragona Re di Sardegna (XIV secolo) fino alle emissioni del Regno Sabaudo.